The Last Of Us - Infetti e Insetti

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Quali sono i collegamenti tra l’entomologia e il videogioco Naughty Dog? Il collegamento è semplice e diretto: il fungo che crea gli infetti esiste infatti nel mondo reale, per quanto sia un patogeno di insetti soprattutto, ma anche di altri artropodi. In The Last Of Us, un ceppo o una specie del fungo Cordyceps sp. muta, diventando in grado di contaminare gli esseri umani. È la fine del mondo e l’inizio dell’incubo per i sopravvissuti, che si troveranno a cercare di sopravvivere in questo devastato nuovo mondo.

Per poter intavolare il discorso, occorre prima spiegare in maniera molto sintetica cosa sono i parassiti in senso lato: essi sono organismi che instaurano con un altro organismo (l’ospite) una simbiosi non mutualistica. Questo tipo di simbiosi implica che solo una delle due specie coinvolte tragga vantaggio da questa relazione.

I parassiti hanno una due fasi nel loro ciclo vitale: quella parasitica e quella infettiva. La fase parasitica è quella in cui il parassita, dopo essere penetrato nell’ospite, instaura la sua simbiosi, iniziando a nutrirsene o quantomeno a sfruttarlo. Non è necessariamente una fase patogena per l’ospite, esistono parassiti che effettuano parte del proprio ciclo vitale in quelli che non sono gli ospiti definitivi, e a questi non creano grossi problemi, se non nessuno proprio.

Occorre ricordare che il fine del parassita non è l’uccisione dell’ospite, senza il quale non potrebbe vivere, ma sfruttarlo per i propri fini in modo da portare a termine il proprio ciclo vitale, o una parte di esso. Esistono moltissime specie di parassiti, ad esempio, che non sono letali per l’ospite, ma che lo diventano solo a seguito di complicazioni secondarie, infestazioni molto importanti o molto prolungate nel tempo.

Non è però il caso dei funghi del gruppo Cordyceps, come vedremo, né di un altro fungo patogeno di cui parleremo più avanti. Successivamente alla fase parasitica, si ha la fase infettiva, che è quella in cui il parassita, dopo essersi moltiplicato nell’ospite, cerca il modo di moltiplicarsi TRA gli ospiti, ovvero di infettarne di nuovi. Facendo un parallelismo con TLOU, potremmo individuare la fase parasitica come quella tra la contaminazione e i primi sintomi che porteranno l’ospite a diventare un Runner.

Come i veri Cordyceps, infatti, il fungo del videogioco altera il comportamento ai propri fini, spingendo l’infetto ad aggredire e mordere altri umani. Questo atto è utile al fungo per poter propagare se stesso, e quindi a moltiplicarsi. Di fatto, tutti gli infetti che vediamo, sono una qualche manifestazione della fase infettiva del parassita.

Sappiamo però che il fungo non si propaga solo a quel modo, ma che può farlo anche attraverso grandi quantità di spore respirate dalla vittima. Questo ci porta a due considerazioni: la prima è che sotto certi punti di vista, la propagazione del Cordyceps virtuale è analoga a quella del Cordyceps reale (le cui spore in molti casi penetrano dagli spiracoli respiratori e si diffonde tramite le trachee dell’insetto). La seconda, è che il fungo di TLOU ha due strategie riproduttive, una attiva (il morso degli infetti) e una passiva (la respirazione delle spore). È quest’ultima che incontriamo nei vari sotterranei bui e umidi del videogioco. Qui infatti  troviamo aree saturate dalla presenza di spore, e queste spore provengono da Clicker e Bloater morti, ma il cui fungo ha fruttificato dai cadaveri.

(Formica con fruttificazioni di Cordyceps sp.)

Questo è esattamente quello che succede nelle formiche (ma non solo) infettate dal patogeno reale. Per capire meglio, vi porto come esempio il ciclo vitale di Ophiocordyceps sp., un cosiddetto entomopatogeno obbligato, ovvero un fungo che necessita obbligatoriamente di un insetto ospite per il suo sviluppo. Le formiche ospiti vengono infettate, come accennato prima, attraverso gli spiracoli respiratori dopo che le spore del fungo hanno aderito all’esoscheletro dell’insetto. Ophiocordyceps a questo punto si diffonde nell’organismo, alterando il comportamento dell’insetto ai propri fini. Le vittime dell’infezione sono più lente, non partecipano attivamente alla vita della colonia mentre il fungo continua a svilupparsi nel loro organismo, rilasciando sostanze che hanno effetto sul suo metabolismo e sul suo sistema nervoso. Sembrano a tutti gli effetti, nel modo di muoversi e di comportarsi, degli zombie romeriani.

Quando il patogeno ha raggiunto la giusta maturazione, il suo ospite è indotto dalle alterazioni comportamentali prodotte dal fungo a cercare un filo d’erba su cui lentamente salirà. Lì la formica morderà una venatura con le mandibole, e le mandibole verrano bloccate e atrofizzate in quella posizione dall’ulteriore crescita e maturazione del fungo. La formica giunta a questo stadio di infezione, muore nel giro poche ore, ed è questo il momento in qui il fungo fruttifica erompendo dalle cuticole dell’ospite e liberando le sue spore nell’aria. È il passaggio dallo stadio parasitico a quello infettivo, e lo si deve all’attivazione dei geni della fruttificazione successiva a quella dei geni adibiti all’infezione e allo sviluppo.

Il fatto che la formica cerchi un punto elevato, è uno splendido adattamento evolutivo del fungo parassita (una manifestazione del genotipo detta "fenotipo esteso"), che “ci guadagna” da una dispersione più in quota possibile delle sue spore, che aderiranno all’esoscheletro di altre formiche ricominciando da capo il proprio ciclo vitale. La fruttificazione nel punto adatto alla massimizzazione dell’infezione da spore è analoga a quella che troviamo nei cadaveri di Clicker e Bloater in TLOU.

Gli insetti infettati da Cordyceps, Ophiocordyceps e funghi simili però non mostrano i comportamenti che vediamo nei Runner; ad esempio, non sono aggressivi nei confronti delle compagne e dei compagni di colonia. Esiste in natura qualcosa di analogo al comportamento degli infetti di TLOU? La risposta è sì, esiste, e ricade in quella che i biologi definiscono “active host transmission”, di cui abbiamo accennato all’inizio rispetto alle strategie riproduttive del Cordyceps di TLOU. In questi casi, il parassita "cerca" direttamente, e in maniera attiva trova un nuovo ospite in cui trasmettersi (alterandone il comportamento oppure “cacciandolo”). Siamo ad esempio conoscenza dei funghi del genere Massospora, parassiti di alcune specie di cicale.

 (Cicala infettata da Massospora sp.)

Gli insetti infettati si comportano in modo ipersessuale”, ovvero cercano di accoppiarsi molto più del normale (il chè, per una cicala, non è poco). Spesso i maschi infettati assumono anche comportamenti volti ad attirare altri maschi per l’”accoppiamento”. Ma come e perché questo avviene? Massospora fruttifica nella e dalla parte terminale dell’addome delle cicale, e il loro spostamento provoca la diffusione passiva delle spore. Il fungo però non si limita a questo: attraverso il rilascio di psilocibine e altri composti psicotropi, porta le cicale all’ipersessualità, e questo favorisce la contaminazione attiva di altri ospiti, visto che le fruttificazioni di Massospora sono nella stessa zona in cui gli insetti hanno l’apparato riproduttivo. Lo sfregamento degli addomi permetto quindi al fungo di passare da un ospite all’altro, propagandosi. Quindi, analogamente a TLOU, abbiamo una modifica comportamentale da parte di un fungo volta a favorire in maniera attiva la propria fase infettiva, e quindi la propagazione di sé stesso e del suo genoma.

 

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